Mal di schiena in gravidanza: come intervenire con l’osteopatia
Il mal di schiena in gravidanza è un disturbo molto comune, tipico delle future mamme (ne soffrono 2 donne su 3).
Il dolore si presenta nella zona sacrale durante l’ultimo trimestre di gravidanza, inizialmente solo con determinati movimenti (come salire le scale o sollevare pesi), per poi diventare cronico.
La prevenzione è fondamentale, per imparare a gestire il mal di schiena sin dal primo trimestre di gestazione, affrontando così nel migliore dei modi i nove mesi e scongiurando pericolose recidive.
Il mal di schiena in gravidanza: le cause
Le principali cause del mal di schiena in gravidanza sono:
- Il cambio di postura che il corpo affronta per accogliere il feto: il maggior peso in avanti spinge la zona lombare in iperlordosi e il dorso indietro, con la colonna cervicale rettilinizzata in avanti, sconvolgendo la postura tradizionale;
- L’aumento del peso (che non dovrebbe comunque superare i 10 kg) porta sulla colonna un maggior carico, a cui la gestante non sempre è pronta;
- L’ingrandimento dell’utero, che altera le posizioni dei visceri nell’addome e stressa il nervo sciatico;
- Lo stress psico-somatico, che esaspera i dolori in gravidanza;
- I fattori ormonali che preparano il bacino al momento del parto, aumentando la lassità dei tessuti.
Fattori di rischio
È più predisposta al mal di schiena la donna che già prima della gravidanza:
- Soffre di dolori lombari ricorrenti e persistenti, da cattiva postura;
- È in sovrappeso;
- Ha una particolare sensibilità a fattori ormonali.
Sintomi del mal di schiena in gravidanza
Il mal di schiena in gravidanza si manifesta con un dolore nella zona lombare bassa-sacrale, così caratterizzato:
- A barra orizzontale, di natura trafittiva;
- Che può irradiarsi in alto (fino la zona paravertebrale dorsale) o in basso (sulle articolazioni sacro-iliache e sulle gambe);
- Che può manifestarsi come tensione sul pube o sull’addome basso;
- Che può generare anche frequenti mal di testa.
In genere, il dolore compare quando si assume la medesima posizione per lunghi periodi, quando si cammina a lungo o nel sollevare pesi. Il risveglio mattutino risulta spesso faticoso e rigido.
Mal di schiena in gravidanza: consigli e rimedi
Dato che il corpo della donna cambia radicalmente in gravidanza, è importante affidarsi ad un professionista della salute laddove i sintomi persistano o si acuiscano.
Tuttavia, alcune attenzioni possono aiutare a rendere il decorso della gravidanza più semplice, evitando la comparsa del dolore nella zona lombare o mitigandone l’intensità:
- Dedicare un po’ di tempo all’attività fisica leggera (come camminate mattutine, yoga e pilates, ginnastica in acqua per gestanti);
- Evitare sforzi fisici nelle attività domestiche o lavorative;
- Sollevarsi dal letto girando sul fianco e sedendosi dolcemente;
- Se si svolge un lavoro sedentario, alternare la posizione seduta con piccole passeggiate frequenti (ogni ora interrompere per 10 minuti l’attività lavorativa);
- Eseguire esercizi dedicati di ginnastica posturale e stretching;
- Indossare calze per gestanti a compressione, per prevenire e controllare il gonfiore alle gambe che compare soprattutto nel terzo trimestre;
- Effettuare dei bagni alle gambe e ai piedi, alternando acqua calda e fredda, per migliorare la peristalsi venosa;
- Dormire sul fianco sinistro per facilitare la pervietà della vena cava inferiore (che è così più libera di drenare il flusso venoso durante la notte);
- Evitare di dormire in posizione supina, ma utilizzare appositi cuscini per poggiare il pancione durante la notte.
Trattamento osteopatico in gravidanza
Come trattare il mal di schiena in gravidanza? L’Osteopatia e la Ginnastica Posturale sono tra le soluzioni più adatte per questa problematica, considerando anche la necessità di ridurre al minimo l’uso di farmaci antinfiammatori.
L’approccio osteopatico prevede una prima fase, quando ancora la pancia non è cresciuta e i dolori sono pochi, in cui attraverso la rieducazione posturale la colonna si prepara a dosare i carichi nel miglior modo possibile.
Nella seconda fase del trattamento (ovvero, nel terzo trimestre di gravidanza) l’osteopata:
- Esegue manovre da supino, per rilassare i tessuti addominali tesi, soprattutto dell’addome basso;
- Esegue manovre da seduti, per agire sul rilassamento del pavimento pelvico;
- Esegue manovre in posizione quadrupedica, per allentare la tensione sui paravertebrali lombari corti e l’iperlordosi lombare;
- Insegna ai compagni delle gestanti manovre per rilassare l’addome teso, per rilassare la fascia addominale e lombare;
- Insegna alle gestanti esercizi per gestire in maniera autonoma i picchi di dolore lombosacrale.
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Fonte:
I concetti espressi sono ripresi dall’esperienza e dalla formazione presso EOP- SCUOLA DI ALAIN BERNARD.
Dott. Massimo Lo Conte
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