Fisioterapia e Osteopatia nascono in epoche e posti del mondo molto differenti.
Fino ad oggi, sono molti i nomi illustri che hanno affrontato lo studio della fisiologia del corpo umano e dei suoi meccanismi di riparazione. Entrambe le discipline, come tutti gli ambiti della medicina d’altronde, sono quindi debitrici di numerosi autori e studiosi, portatori a volte anche di punti di vista diametralmente opposti.
Anche se Fisioterapia e Osteopatia hanno avuto due percorsi storici diversi, il punto di partenza è il medesimo: la riabilitazione e la cura del paziente si basano su tecniche manuali e ragionamento clinico.
Col tempo, mentre l’Osteopatia si è focalizzata sui ragionamenti clinici e sulle manipolazioni, spaziando dai massaggi ai lavori fasciali; la Fisioterapia, al contrario, ha abbracciato l’approccio della terapia strumentale, come onde d’urto e Tecar terapia, a discapito in molti casi dell’aspetto manuale.
Come ci si forma per diventare osteopata o fisioterapista
Anche il percorso formativo si è distinto nel tempo.
La formazione del fisioterapista passa da un corso universitario di 3 anni.
L’Osteopatia, invece, si basa su un corso di specializzazione che ha generalmente una durata di 5 anni, successivo alla laurea in Fisioterapia.
Vediamo quindi nel dettaglio in cosa differiscono i due approcci.
La terapia manuale: pro e contro
La terapia manuale presenta una serie importante di vantaggi:
Agisce in modo mirato sulle cause della patologia;
Per quanto riguarda i contro, non esistono svantaggi o controindicazioni della terapia manuale. Tuttavia, essendo una pratica strettamente legata alle competenze dell’operatore, è fondamentale rivolgersi ad un professionista esperto.
La terapia strumentale: pro e contro
I principali aspetti positivi della terapia strumentale sono:
Tuttavia, al contrario della terapia manuale, sono presenti alcuni aspetti negativi che vanno necessariamente considerati:
Quindi, è più giusto affidarsi alla terapia manuale o alla terapia strumentale?
Non esiste una risposta univoca, considerando inoltre che i casi d’uso sono molto vari (artrosi, tendiniti, dolori del rachide, strappi muscolari, ecc…) e che spesso le due terapie convivono, aiutando il paziente in modo congiunto.
In generale, se la problematica è strutturata e il dolore è radicato nel tempo, la terapia manuale, l’Osteopatia e la ginnastica posturale sono la strada più indicata.
Nel caso di un trauma occasionale o di un blocco acuto, l’approccio può essere sia strumentale, sia di terapia manipolativa osteopatica che con farmaci antinfiammatori
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Dott. Massimo Lo Conte
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