Sindrome del piriforme: cause, sintomi e cure con l’osteopatia
La sindrome del piriforme è una patologia di origine neuromuscolare, in cui il muscolo piriforme (che si trova nella regione glutea, tra l’osso sacro e il gran trocantere del femore) comprime il passaggio del nervo sciatico.
Questa sindrome si accompagna spesso ad altre problematiche (come patologie discali, retrazioni miofasciali della gamba o blocchi vertebrali) ed è una condizione molto frequente nei paesi occidentali, soprattutto a causa della vita troppo sedentaria.
Cos'è la sindrome del piriforme
Facciamo un piccolo passo indietro: il muscolo piriforme è un muscolo rotatore esterno dell’anca, che ha origine dal bordo esterno del sacro per inserirsi sul margine del grande trocantere del femore. Questo muscolo stabilizza l’anca e partecipa ai movimenti di rotazione, che adattano il bacino rispetto al suolo e alla colonna vertebrale.
La sindrome del piriforme è una condizione in cui questo muscolo è infiammato (o accorciato), creando una zona di stenosi che può interessare sia il nervo sciatico, ma anche tutta l’articolazione dell’anca. In tale condizione, uno spasmo del muscolo piriforme può:
- intrappolare il nervo sciatico;
- bloccare l’anca riducendone il movimento;
- creare adattamenti sbagliati degli appoggi plantari, del bacino o della colonna.
Cause della sindrome del piriforme
La sindrome del muscolo piriforme ha generalmente 3 cause:
- la “comunicazione” sbagliata tra colonna, bacino e appoggi plantari;
- l’overuse degli extrarotatori di anca (condizione frequente in sport come ciclismo, canottaggio e marcia);
- una struttura anatomica predisponente a questa sindrome.
Riconosciamo inoltre dei fattori di rischio che predispongono ad una più facile attivazione dei sintomi correlati, ovvero:
- iperlordosi lombare;
- attività fisica eccessiva o mancanza di un adeguato stretching muscolare;
- anomalie dell’arteria glutea;
- traumi in zona sacro-iliaca, che predispongono a relativi blocchi dell’articolazione;
- anomalie ossee o muscolari nella zona del grande bacino, che stressano il muscolo piriforme.
Sintomi della sindrome del piriforme
I sintomi della sindrome del piriforme interessano il gluteo e la parte posteriore della coscia. Questi sono prevalentemente di carattere neurologico e muscolare, come:
- senso di formicolio e torpore lungo la parte posteriore di coscia, polpaccio e del piede;
- dolore profondo e/o senso di rigidità nel gluteo;
- difficoltà nelle attività sportive, nel camminare o nel salire le scale;
- difficoltà nel mantenere la posizione seduta per un tempo prolungato (ad esempio, in automobile);
in alcuni casi, quando la sintomatologia viene trascurata a lungo, può essere interessato anche il nervo pudendo, che controlla i muscoli della vescica, con relativo dolore inguinale e incontinenza urinaria
Diagnosi e prognosi
La diagnosi della sindrome del piriforme viene fatta da un professionista esperto, sulla base della clinica e dell’anamnesi al paziente.
È importante differenziare in fase di diagnosi la sindrome del piriforme dalla sciatalgia, che presenta sintomi simili, ma che ha origine dal disco e non dal muscolo.
L’analisi strumentale, soprattutto la risonanza magnetica, può essere utile per escludere altre cause particolari.
In genere, la prognosi è sempre favorevole, prevedendo una guarigione attraverso con il trattamento osteopatico nel giro di 4 o 5 sedute (ovvero, un mese circa di trattamento).
Cura con l'osteopatia e la ginnastica posturale Mézières
Il trattamento osteopatico per la sindrome del piriforme consiste in primis nella valutazione della mobilità di anca, bacino e zona lombare (dove solitamente sono presenti importanti perdite di mobilità), oltre che degli appoggi plantari e del tratto dorsale.
Dopo un’attenta valutazione ed esclusa una possibile sindrome sciatalgica, l’osteopata:
- cerca e tratta i blocchi articolari del bacino, del tratto lombare o del piede;
- effettua manipolazioni di detensionamento del muscolo piriforme, del pavimento pelvico e del diaframma toracico;
- effettua manipolazioni per riarmonizzare il piriforme rispetto alla gamba;
- verifica e tratta le relazioni tra bacino, dorso e appoggi plantari.
Qualche consiglio utile
Quando si infiamma la radice del nervo sciatico, almeno nella prima fase più acuta, è consigliabile:
- restare a riposo, per quanto possibile;
- interrompere le attività sportive;
- assumere antinfiammatori o corticosteroidi, previa prescrizione medica;
- procedere con impacchi di ghiaccio 3 o 4 volte al giorno, per 15 minuti.
Superata la fase acuta, il paziente potrà iniziare con il trattamento osteopatico e con gli esercizi personalizzati di stretching, allungamento e propriocettivi.
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Fonte:
I concetti espressi sono ripresi dall’esperienza e dalla formazione presso EOP- SCUOLA DI ALAIN BERNARD.
Dott. Massimo Lo Conte
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